Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Lufthansa e il low cost
Tutti i piani su Eurowings

di Rita Pucci

Si chiama Eurowings la carta su cui scommette il Gruppo Lufthansa per conquistare ulteriori quote di mercato. In Italia, ma non solo, visto che i 130 milioni di passeggeri movimentati a livello globale nel 2017, in crescita del 19% sul 2016, al colosso dei cieli sembrano non bastare.

I dati dell'aerolinea
Nel corso della conferenza stampa svoltasi ieri a Malpensa, nella nuova lounge Lh per cui il Gruppo tedesco ha messo sul piatto 3 milioni di euro, il director sales Italia e Malta Steffen Weinstok ha posto l’accento più volte sul ruolo di ‘best performer’ della low cost Eurowings. I dati del 2017 del vettore parlano di un incremento dei volumi pari al 36%, con prospettive di un’ulteriore crescita del 14% per il 2018.

Hub carrier e point to point
Di certo, il ruolo di Eurowings ha plasmato nel corso delle ultime stagioni il modello di business del colosso tedesco, che ormai distingue chiaramente in ‘Hub carrier’ e in ‘Point to point’ le aerolinee che lo compongono: Lufthansa, Austrian e Swiss da un lato; Eurowings e Brussels dall’altro.

E se il primo gruppo ha messo a segno nel 2017 un +7% sui volumi, le seconde due, sommate, hanno portato un tesoretto complessivo pari a +29%. “Nonostante l’integrazione tra Eurowings e Brussels stia procedendo come da programma, abbiamo comunque bisogno di generare redditività – dice Weinstok – e non abbiamo ancora definito chiaramente il modello che applicheremo per Brussels: di certo non un ibrido, ma verrà stabilito nel corso del 2018”.

Eurowings e i tour operator
Riguardo a Eurowings e al suo sviluppo in Italia, per ora, per il vettore sembra non essere ancora delineato un futuro marcato in ottica tour operating: “Abbiamo delle intese sul bacino italiano in ambito crocieristico - spiega Weinstok -, ma per ritagliarsi un ruolo importante con i t.o. devi poter offrire loro delle connessioni a lungo raggio point to point, direttamente sul mercato in cui operi. Per ora, il primo step su cui ci concentriamo nel 2018 è feederare i nostri hub tedeschi dalla rete di 21 aeroporti. Ci concentriamo su questo lato del business”. Che vuol dire, per ora low cost a lungo raggio non facciamo ancora in Italia. Per ora.

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