Ultimo aggiornamento alle 09:54
|

Un anno da cancellare
per i cieli europei
Aerei a terra
anche per Niki

Il 2017 si conferma essere un anno nero per il trasporto aereo europeo: dopo airberlin, Monarch e Darwin, oggi tocca a Niki, la compagnia fondata da Niki Lauda, chiudere i battenti.

Dopo la dichiarazione di ieri di Lufthansa, che si è tirata indietro nella gara per rilevare il vettore (Niki era una controllata di airberlin) e dopo le obiezioni della Commissione europea sui problemi di concorrenza che si sarebbero andati a creare con il passaggio a Lh, Niki ha chiesto al tribunale di Berlino di dichiarare lo stato di insolvenza e smette di volare da oggi, giovedì 14 dicembre.

Problemi per i passeggeri
Sul sito di Niki è stata pubblicata una comunicazione con la quale si avvertono i passeggeri con voli prenotati (circa 800mila nel periodo fra Natale e Capodanno) a rivolgersi ai tour operator con i quali hanno comprato i pacchetti per le modifiche degli operativi.

Per tutti gli altri, la compagnia sottolinea come ci siano diversi vettori disponibili a riportare a casa i turisti all’estero con una piccola maggiorazione di prezzo. Nel frattempo, il Ministero dei trasporti austriaco ha confermato che il governo si occuperà del rientro dei connazionali bloccati fuori dal Paese dalla bancarotta di Niki.

Gli altri acquirenti
Con l’abbandono di Lufthansa, sembrano non esserci al momento altri acquirenti disponibili per Niki.

In un primo tempo manifestazioni di interesse erano arrivate dal gruppo Iag e da Thomas Cook, ma sono state ritirate. E a meno che lo stesso fondatore, Lauda, non riesca a mettere in piedi una cordata di imprenditori austriaci per rilevare la compagnia, sembra che la storia di Niki sia arrivata al capolinea.

/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi