Il colosso tedesco dell’aviazione da una parte, il fondo di investimento americano dall’altra. Per la vendita di Alitalia, al momento, i nomi che circolano con più insistenza sono proprio quelli di Lufthansa e di Cerberus. Anche se i commissari, a più riprese, hanno sottolineato di voler trattare con tutti i soggetti interessati.
Ciascuna delle due offerte considerate al momento in pole position, però, presenta vantaggi e svantaggi. Lufthansa, infatti, sarebbe interessata al solo settore aviation e avrebbe proposto una radicale revisione di Alitalia, portando come modello il salvataggio di Swiss Air, portato a termine proprio dal big tedesco. Per il settore handling, che resterebbe fuori dall’operazione, i soggetti interessati non mancano, come sottolinea anche Il Sole 24 Ore: a farsi avanti, infatti, sarebbero state alcune società di gestione aeroportuale, tra cui Airport Handling Alisud.
Cerberus, per contro, avrebbe messo sul piatto un piano per rilevare l’intera compagnia: una soluzione, come noto, che sarebbe la più appetibile per i commissari. Ma sul fondo americano, sottolinea ancora il quotidiano finanziario, pesa un’altra incognita: il limite del 49% per la partecipazione azionaria di soggetti extra-ue imposta dalle norme europee.
Intanto, proseguono i negoziati dei commissari, che dovrebbero concludersi entro aprile.
