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Alitalia, il piano Cerberus
'Così vogliamo il vettore'

Mantenere l’integrità aziendale di Alitalia, senza attendere l’esito delle elezioni: anzi, prendendo in mano il dossier Az anche nell’immediato. Esce allo scoperto il fondo di private equity Cerberus, e lo fa attraverso le colonne del Sole 24 Ore di stamani, dopo che nei giorni scorsi il suo nome era tornato più volte alla ribalta tra i potenziali cavalieri bianchi per Alitalia.

Gli obiettivi del fondo
“Il nostro obiettivo è realizzare una soluzione di lungo termine, che mantenga Alitalia intatta, più competitiva e soprattutto indipendente” ha dichiarato il chief communication officer di Cerberus Jason Ghassemi al quotidiano finanziario.

Sulle tempistiche il fondo non avrebbe intenzione di attendere il post-elezioni, contrariamente a quanto ipotizzato ieri; anzi, si dice disponibile a prendere in esame il dossier Alitalia anche “immediatamente”. E specifica di avere intenzione di prendere il “controllo della compagnia”, non di puntare a una quota di minoranza.

Le fasi dell’acquisizione
Due le fasi in cui il fondo Cerberus andrebbe ad attuare il proprio progetto: una prima di affiancamento al management Alitalia nella veste di consulenti non remunerati, per poi passare a un piano di ristrutturazione e di gestione dell’operatività congiunta, dunque insieme  ai commissari, anche prima di aver concluso l’effettivo investimento.

Per quel riguarda le cifre messe in campo vige il riserbo, ma dal fondo parlano di un “significativo equity investment in cambio di una quota di controllo”.

Niente minoranza per gli americani di Cerberus, dunque, nella compagine azionaria dell’aviolinea: pur sottolineando l’intenzione di voler mantenere Alitalia come “una compagnia aerea nazionale italiana”.

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