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La promessa di American Airlines: "Utili mai inferiori ai tre miliardi"

“Non saremo più una compagnia che perde soldi”. Doug Parker, ceo di American Airlines, è partito da questo assunto presentando ad analisti e media il business plan del vettore per la prima volta dopo la fusione con Us Air.

Da quella operazione a oggi, in soli quattro anni, il vettore ha macinato profitti per 19,2 miliardi di dollari e ora, come spiega Il Sole 24 Ore, presenta un piano di aumento del fatturato di 3,9 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, con utili non inferiori ai 3 miliardi di dollari anche negli anni peggiori.

Nuove tariffe, più posti e investimenti in tecnologia
Un risultato che passerà anche dall’introduzione di nuove tariffe come la basic e la premium economy, dall’aumento dei posti a bordo e dagli investimenti in tecnologia.
Intanto, a snocciolare le cifre del network più esteso al mondo è stato il presidente del vettore, Robert Isom: 198,7 milioni di passeggeri, 990 destinazioni e 2.800 voli non stop al giorno. Sull’Italia i collegamenti settimanali sono 56 da Milano, Roma e Venezia verso New York, Chicago, Philadelphia, Miami, Charlotte e Dallas.

Buoni i riscontri della tariffa basic economy che prevede bagagli, scelta del posto e pasto a pagamento: a sceglierla è stato il 50% dei passeggeri e Isom sta ora pensando di introdurla anche sui voli verso l’Europa.

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