Stanno usando il pugno di ferro anche per lo sciopero numero 14 degli ultimi due anni e come avvenuto nelle occasioni precedenti non intendono arretrare di un passo.
Lo stop dei piloti di Lufthansa da quando è iniziato la scorsa settimana ha già bloccato 2.800 voli, ai quali bisogna aggiungere i 1.700 previsti per oggi e domani. Sempre che poi non continuino oltre. Vereinigung Cockpit, l’arcigno sindacato che li rappresenta, non ne vuole sapere delle controproposte fatte finora dalla compagnia, che ha anche cercato, senza esito, di fermare lo sciopero usando le vie legali.
Le istanze
La richiesta è precisa: +3,66% in busta paga, ma a partire dal 2012, data dell’ultimo aumento ricevuto. E un prolungamento della validità del contratto fino al 2018; data non casuale, questa, perché rappresenterebbe una piccola garanzia di fronte al secondo (e più profondo) motivo della protesta: l’ipotesi di trasferimento sulla controllata (e low cost) Eurowings e quindi a condizioni meno vantaggiose.
La posizione di Lh
Dall’altra parte la compagnia offre un aumento del 4,4%, un’una tantum da 1,8 mensilità (che, calcolato su uno stipendio medio lordo da 180mila euro l’anno non è proprio poco…) e, scrive Lastampa.it, la possibilità di assumere circa mille giovani. In cambio il cavalo di battaglia di Lufthansa: elevare a 60 anni l’età media della pensione, oggi a 55.
La ciliegina sulla torta
Nell’attesa di una soluzione condivisa, intanto, chi sta subendo un danno pesante, oltre ai 500mila passeggeri che negli ultimi giorni si sono trovati il volo cancellato, è l’immagine di Lufthansa. E la stampa tedesca ha messo anche la ciliegina sulla torta, come rivela ancora il quotidiano torinese. Pur di arrivare in orario a un evento dell’associazione nazionale dell’aviazione, Carsten Spohr avrebbe acquistato un biglietto per volare con airberlin, acerrima rivale. Salvo poi riuscire all’ultimo momento a rimediare un posto su Eurowings.
