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Iag, Ryanair e easyJet al Governo Uk: “Togliete le tasse aeroportuali per far crescere l’economia”

Arriva dagli amministratori delegati di tre compagnie aeree britanniche la nuova pressante richiesta al Governo inglese per un intervento sulle tasse aeroportuali. L’Airport Passenger Duty in Gran Bretagna, dicono Willie Walsh, ceo di Iag, Michael O’Leary, ceo di Ryanair e Carolyn McCall, ceo di easyJet, costituisce uno dei maggiori freni alla crescita di passeggeri negli aeroporti di visitatori nel Regno Unito.

“L’Apd – dice Walsh – danneggia la competitività della Gran Bretagna: spendiamo milioni di sterline per attrarre visitatori per poi tassarli al momento della partenza”.

Le tasse aeroportuali in uscita dalla Gran Bretagna sono, secondo A4E, l’associazione delle compagnie aeree europee, lievitate in maniera esponenziale dal 1994 (anno della loro applicazione) ad oggi. Sui voli corto raggio, anche interni all’UK, si è passati da 5 a 13 sterline a tratta, con una crescita del 160%, mentre sui collegamenti lungo raggio l’aumento è stato del 630%, da 10 a 73 sterline.

Questo per i voli in economy: crescendo di classe, crescono anche le tasse, che arrivano per i voli long range fino a 146 sterline a tratta.

Secondo l’associazione, l’eliminazione di queste tasse può far crescere il Pil del Paese dell’1,7% entro il 2020 e soprattutto renderebbe la Gran Bretagna più competitiva.

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