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Aerei, nuovi voli e tagli
sui costi: i piani di Alitalia

Alitalia riconferma il ritorno al nero per il 2017, ma il progetto del rilancio potrebbe costare caro. La compagnia aerea di cui Etihad detiene il 49 per cento delle quote si prepara infatti a una cura dimagrante, mettendo in campo tagli del 30 per cento al costo del lavoro.

Il che significa più sacrifici da parte dei dipendenti, un incremento della produttività, l’esternalizzazione della divisione It e possibili riduzioni al personale di terra. Dall'altra parte però il vettore mette in campo nuovi investimenti per incrementare la flotta e potenziare il network lungo raggio, con il collegamento su Cuba che decollerà il prossimo 29 novembre.

L’incontro con i dipendenti
Lo riporta stamani Repubblica, che anticipa i contenuti dell’incontro previsto per domani tra i vertici della compagnia e le sigle sindacali al completo. Il presidente Luca Cordero di Montezemolo e l’amministratore delegato Cramer Ball affronteranno con i rappresentanti dei lavoratori la fase due del progetto di rilancio della compagnia, che deve fare i conti con un andamento economico non particolarmente brillante: nel 2015 le perdite sono state piuttosto elevate, si parla di circa 500mila euro al giorno, e la serrata competizione nello scenario di mercato del 2016 mette a dura prova le buone intenzioni dei vertici aziendali.

Nuovi investimenti in arrivo
Fase due che prevede anche nuovi investimenti sul fronte lungo raggio, con l’entrata in flotta di venti ulteriori aeromobili da dedicare al settore e nuovi collegamenti, come quello verso Cuba. Inoltre, sul piatto ci sarebbero nuove assunzioni in vista tra piloti e assistenti di volo.

Ma il clima delle prossime settimane potrebbe scaldarsi, con un primo sciopero di 24 ore annunciato dal personale per il 22 settembre.

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