Viaggiare sempre connessi è ormai una realtà. Quella tecnologica è una delle principali sfide a cui si trovano a rispondere gli attori del turismo. E inevitabilmente quella del wi-fi a bordo è una delle direttrici di investimento prioritarie per le compagnie aeree, tra i primi player a dover affrontare questa sfida, ancor più complessa se condotta a 10mila metri d’altitudine.
Le tendenze del settore
Perchè come indicano anche una ricerca realizzata da David Jarach, esperto di aviation e ceo della società di advisory diciottofebbraio, il futuro dei vettori passa sì dalle operazioni low cost a lungo raggio, ma è anche vero che per rispondere alle esigenze del mercato i servizi tecnologici devono essere quanto più all’avanguardia possibile.
Anche perché la fornitura internet a bordo spesso e volentieri passa come servizio a pagamento.
La mappa delle compagnie
Per non farsi cogliere impreparati, uno dei plus della consulenza che gli agenti di viaggi possono fornire in tal senso ai propri clienti, è quello di indicare se la compagnia aerea prescelta offrirà o meno il servizio di wi-fi on board e a che tariffe.
Stando ai dati raccolti da eDreams, non sono numerosi i vettori che consentono l’accesso al wi-fi di bordo gratuitamente. Specialmente in classe economica.
Norwegian ed Emirates spiccano però tra queste, consentendo l’accesso ai internet tramite i provider Row44 e OnAir, rispettivamente.
AerLingus e Turkish, invece, forniscono l’accesso gratuito ai passeggeri della classe business, mentre è a pagamento per chi viaggia in turistica.
Singapore e Qatar Airways distinguono invece il tariffario a seconda del fornitore del servizio, mentre altre aerolinee come Lufthansa, American Airlines e British Airways differenziano i pacchetti a seconda della durata della connessione wifi richiesta.