Ultimo aggiornamento alle 16:10
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Ryanair di nuovo all'attacco di Google: stop ai siti ingannevoli

Il vettore irlandese ha detto basta ai siti web impostori.

In una nota Ryanair annuncia che, dopo la denuncia presentata a dicembre scorso, ha nuovamente lanciato un appello formale a Google per rafforzare la trasparenza sulla pubblicità online.

Nodo del contendere il sito Fly-Go, un sito web screenscraper che utilizza la pubblicità su Google adverts per posizionarsi fra i primi risultati di visualizzazione nella ricerca su Google di voli Ryanair e, non contento, utilizza anche un sottodominio, Pucfly, con il quale trae in inganno i clienti. “Il sito Fly-Go non ha alcun tipo di legame con Ryanair – dice la compagnia – e offre tariffe che non esistono aggiungendo costi nascosti che comportano il pagamento da parte del consumatore di somme molto più alte di quelle che avrebbe pagato sul sito web di Ryanair. Non solo: Fly-Go utilizza anche un sottodominio (www.ryanair.pucfly.com) che rischia di trarre in inganno i clienti”.

Dopo essersi rivolto all’Autorità garante della concorrenza, che ha già avviato un’inchiesta, Ryanair vuole mettere in guardia i clienti italiani da possibili truffe.

Leggi anche: Ryanair, Google
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