Ultimo aggiornamento alle 18:00
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Parigi sette giorni dopo
Reportage di TTG Italia

di Remo Vangelista

Parigi vuole la normalità. E la normalità significa anche turismo. Ordinato, discreto e sottoposto a controlli di sicurezza più rigidi, ma pur sempre linfa vitale che intende vincere sul terrore che vorrebbe invece blindare la città.

A sette giorni dai tremendi attacchi dello scorso venerdì, 13 novembre, è questa la Parigi vista e raccontata da TTG Italia. Con un reportage in tempo reale, il direttore responsabile di TTG Remo Vangelista ha percorso per due giorni le vie della Ville Lumière, per fotografare come la destinazione turistica per eccellenza cerchi di ripartire.

Dal decollo da Torino a bordo di un aereo Air France, all’arrivo al Charles de Gaulle, passando alle voci dei protagonisti del settore, per andare a toccare i punti turistici più importanti della città: il Louvre, la Tour Eiffel, Disneyland Paris, solo per citarne alcuni. Per fornire in diretta quante più informazioni possibili al mercato su come vuole rialzarsi una delle più importanti mete turistiche del mondo.


Tour Eiffel aperta senza modifiche di orario

Tour Eiffel riaperta da qualche giorno con il consueto orario, dalle 9 alle 23, ma non si escludono chiusure in tempi rapidi. All'ufficio del turismo di rue de Rivoli si passa attraverso controlli di polizia prima di arrivare al desk e recuperare le informazioni.
Ci segnalano che nei prossimi giorni saranno ulteriormente rafforzati i controlli di militari e polizia nelle varie stazioni ferroviarie e negli aeroporti parigini. Lo stato di emergenza farà affluire in città altri militari.
Tutto sospeso, per il momento, riguardo alle manifestazioni e alle feste di fine anno.
Mentre fuori dall'ufficio sfrecciano due auto della polizia verso la vicina metro. Falso allarme per una valigia dimenticata.


Jumbo, Alpitour: "Teniamo i nervi saldi"

"I primi giorni sono stati veramente difficili". Julien Ippolito, direttore della sede Jumbo Tours di Parigi, non nasconde il momento. Il manager della incoming company del Gruppo Alpitour è abituato a lavorare sul campo e racconta di paure e di cancellazioni.
"Noi abbiamo a che fare per la maggior parte con italiani, tedeschi, spagnoli e inglesi e devo ammettere che i primi 3/4 giorni ci siamo trovati di fronte a tante telefonate, e le cancellazioni non le può negare nessuno. Il turismo a Parigi sta risentendo. Bisogna tenere i nervi saldi e attendere che passi questa fase di paura".
Ippolito non vuole dirlo, ma gli alberghi a 4/5 stelle non sembrano cedere sul prezzo malgrado le cancellazioni e previsioni poco ottimistiche. "La destinazione soffrirà probabilmente per qualche mese, ma a medio termine Parigi non si può lasciare. Torneranno i turisti in gran numero. Lo stiamo dicendo a tutti gli operatori di settore. Bisogna pazientare e avere fiducia", conclude il direttore di Jumbo.


Turisti al Louvre: quando la vita è più forte di tutto

Coda ordinata, nessun poliziotto o soldato all'ingresso. Questo è il Louvre all'ora di pranzo con i turisti infreddoliti, ma tranquilli ad attendere il loro turno per entrare nella piramide.
Dove scattano i controlli con metal detector, ma tutto nella massima tranquillità. Si notano due piccoli gruppi, uno di giapponesi e uno formato da famiglie di italiani.
Chi continua a sostenere che Parigi è una città blindata e chiusa nella paura di attentati dovrebbe farsi un giro per capire che la vita è più forte di tutto. Come recita un cartello in Place de la République. Ovviamente tutto è più regolamentato rispetto a pochi giorni fa, ma anche in metropolitana non si registrano grossi cali di traffico.


Disneyland Paris, attività regolare per il weekend

Attività regolare per il parco Disneyland Paris, che anche nel weekend aprirà le porte ai turisti. L'attrazione parigina ha confermato che non ci saranno modifiche negli orari di apertura.
Come per le altre attrazioni turistiche la polizia ha comunicato che ci sarà un innalzamento dei controlli. Previsto, inoltre, l'arrivo a Disneyland Paris di un folto gruppo di agenti di viaggi italiani. La distribuzione organizzata rappresenta, infatti, ancora una parte importante del traffico di turisti tricolori in arrivo.


L'assordante silenzio di Place de la République

La pioggia non ferma la processione in Place de la République. Tanta gente che lascia fiori o un messaggio. Persone di tutte le età si fermano e pregano.
Tanti cartelli sulla pace e bandiere francesi ovunque. Ci sono grandi corone delle comunità di Sri Lanka, Bangladesh. Le tv di tutto il mondo stazionano sulla piazza e spesso parte la diretta tv per raccontare frammenti di dolore.
Intorno, il traffico di un venerdì parigino con auto che sfrecciano intorno alla Place. Ma non si sentono.


Prorogato lo stato di emergenza per altri tre mesi in Francia

Ieri sera l'Assemblea nazionale francese ha approvato quasi all'unanimità il prolungamento per altri 3 mesi dello stato di emergenza. La legge in questione è una misura straordinaria che permette al Governo francese di impedire manifestazioni pubbliche, chiudere luoghi di aggregazione, rinforzare le procedure di sicurezza su aeroporti e stazioni ferroviarie. Previsto, inoltre, l'invio di altri plotoni  di militari nella capitale.


Quella voglia di normalità, tra mercatini aperti e grandi magazzini

Una serata come tante, forse con poca voglia di fare festa. Ma il mercatino di Natale des Champs Elysées ieri pomeriggio si è acceso all'improvviso con le sue bancarelle colorate.
Non ci saranno le luminarie previste perché la città vuole tenere un profilo discreto, ma ieri sera si respirava normalità. Non è una città blindata e si vedono in giro ancora tanti turisti, italiani compresi.
La polizia presidia con discrezione la zona e forse si capisce che qualcosa è cambiato solo davanti a grandi magazzini come Fnac dove la guardia all'ingresso è munita di metal detector.
La stessa cosa capita anche da McDonald, ma la sicurezza appare piu' blanda con la fila di ragazzini che varca l'ingresso.


Le stime Air France: al lavoro per sostenere l'attività

Air France in queste ore sta facendo le prime stime sul possibile impatto in termini di traffico dell'attentato terroristico dello scorso venerdì, 13 novembre. Un dirigente della compagnia transalpina ha infatti spiegato ieri che non è ancora chiaro se vi sarà un forte impatto negativo , ma la compagnia è già al lavoro con una serie di operazioni per l'attività commerciale.
In ogni caso Air France metterà in campo azioni di marketing  che riguarderanno i voli internazionali (soprattutto a lungo raggio), un segmento che rischia di subire calo di traffico già dalle prossime settimane.

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