Uber vince una delle sue tante battaglie, questa volta a Londra.
L’Alta corte ha infatti chiuso la disputa con i tassisti della metropoli britannica, sentenziando che lo smartphone su cui viene scaricata l’App non è equiparabile in alcun modo al tassametro, ma semplicemente calcola distanza e tempo per la definizione della tariffa su un device a parte.
Se da parte di Uber la decisione viene accolta con favore, sul fronte dei tassisti la rabbia viene accompagnata dall’ironia, spiega Repubblica.it, e l’associazione di categoria su Twitter ha dato dell’asino alla legge.