Ultimo aggiornamento alle 13:09
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Lufthansa, low cost e vettori del Golfo il futuro di Star Alliance

di Oriana Davini

Apertura alle low cost, ma porte chiuse ai vettori del Golfo. Star Alliance ha le idee chiare su quali saranno i passi futuri per portare avanti lo sviluppo del network, che intende aprire sì ai cambiamenti, ma tenendo fermi alcuni paletti. E non accusa alcuna conseguenza dalle decisioni di Lufthansa, capogruppo di Star, sul fronte gds.

“Star Alliance non ha bisogno dei vettori del Golfo perché non vediamo un modello di business che possa andar bene per noi”: Markus Ruediger, media relations director del network, è categorico.

I rapporti tra l'alleanza e le compagnie dell'area mediorientale proseguiranno su binari paralleli ancora per molto tempo: il manager ha escluso un eventuale ingresso in Star Alliance di un vettore proveniente da quell'area del mondo, “che i nostri membri, Turkish in primis, coprono già molto bene”.

La strategia dell'alleanza punta infatti a conquistare hub che sviluppino anche i mercati domestici: in tal senso, ribadisce il manager, “non ci sarebbe alcun valore aggiunto per noi se una delle compagnie del Golfo dovesse diventare membro”.

Ben diverso, invece, l’atteggiamento verso le low cost: “In alcuni Paesi avvertiamo la necessità di avere una copertura lavorando con compagnie diverse da quelle che tradizionalmente appartengono a Star”. Nessuna indicazione geografica a riguardo, solo un generico riferimento a “mercati che già operano con network non convenzionali”.

Massimo riserbo e anche una certa nonchalance, infine, su Lufthansa e la fee applicata alle prenotazioni via gds,: alla domanda se la decisione di Lh abbia influito anche sugli altri vettori membri, Glauco Grossi, portavoce di Star Alliance per l'Italia, e Ruediger scuotono la testa simultaneamente.

“Non possiamo parlare di dati di vendita perché quelli riguardano le singole compagnie – chiarisce subito Grossi – ma non ho avuto alcun segnale in tal senso dai colleghi”.

Sulla questione Lufthansa, che negli ultimi tempi in Italia ha tenuto parecchio banco, “Star Alliance non ha alcuna posizione ufficiale: ogni compagnia prende certe decisioni da sé in maniera indipendente”, sottolinea Ruediger.

L'unica conseguenza diretta, semmai, riguarda il biglietto 'Around the World', reso disponibile anche per la Premium Economy: “In quel caso – ammette il manager – se una delle tratte acquistate è di Lf, verrà applicata la fee decisa dal vettore”.

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