Ultimo aggiornamento alle 10:55
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Trent'anni di Ryanair
Sotto il segno di O'Leary

di Rita Pucci

Sono passati 30 anni da quando il primo aereo Ryanair ha solcato i cieli. Era, infatti, il 1985 quando il vettore irlandese ha iniziato la sua attività, con la prima storica rotta che collegava giornalmente Waterford, nel Sud Est dell’Irlanda, a Londra Gatwick, con un Bandeirante da 15 posti.

Non è stata la prima compagnia low fare, Ryanair, ma è stata sicuramente quella che più di tutte le altre ha influenzato e influenza ancora oggi il modo di volare in Europa.

Perché se prima volare era appannaggio di una ristretta fascia di popolazione, il modello Ryanair ha portato una grande rivoluzione, rendendo il trasporto aereo accessibile ai più.

Fondato dalla famiglia Ryan con un capitale sociale di 1 sterlina e uno staff di 25 persone, il vettore guidato da Michael O’Leary (dal 1994 sulla poltrona di chief executive) ora conta un network di 1.600 voli giornalieri distribuiti su 74 basi e una flotta di oltre 300 B737, che nei prossimi anni arriverà a superare i 500 velivoli.

Un parco macchine ampio, che la compagnia “in qualche modo dovrà pur riempire – ha dichiarato qualche settimana fa il sales and marketing manager Italia, Grecia e Croazia della low cost, John Alborante -: ecco perché stiamo studiando di avviare intese specifiche con le grandi Travel management companies”.

Una mossa sino a qualche tempo fa impensabile, per un vettore che aveva fatto della vendita diretta la propria bandiera: eppure in 30 anni di acqua sotto i ponti ne è passata. E di passeggeri sui suoi sedili se ne sono seduti. Se nel 1985 il consuntivo finale era stato di 5mila pax, il 2014, secondo dati Iata, è stato archiviato con un volume di 86,37 milioni. Sempre nel rispetto del low fare di cui Ryanair si fa ambasciatore: infatti già nel 1986, anno in cui la low cost ottenne l’autorizzazione a spezzare il duopolio British/Aer Lingus nel connettere Irlanda e Gran Bretagna, i prezzi proposti dal vettore erano ridotti della metà rispetto a quelli dei competitor. E la guerra delle tariffe prendeva il volo.

Lo sbarco in Italia è poi avvenuto sulla Londra-Treviso nel 1998, con un’avanzata che ha trasformato la Penisola in uno dei mercati più importanti. Al punto da diventare, nel 2014, la prima compagnia nazionale per volumi di traffico con 26,11 milioni di pax.

E il modello di business nel frattempo si è evoluto: dalla sola vendita diretta, veicolata principalmente attraverso i canali web, Ryanair è passato a dovero fare i conti con la forza del canale intermediato, vale a dire le agenzie di viaggi. E questo ha significato un adeguamento costante alle esigenze del mercato, oltre che una nuova policy di marketing - più amichevole -, sotto il segno del claim 'Always getting better': l’avvicinamento ai gds, il lancio della divisione gruppi dedicata. E in futuro non è escluso che la scalata di Ryanair non si estenda anche al settore charter.

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