“Buongiorno, vorrei un biglietto aereo”; “Preferenze per la compagnia?”; “Una che accetti un nome lungo….”
Un dialogo quasi surreale, ma non impossibile, stando alla disavventura capitata a una passeggera, raccontata da ticinonline.
La protagonista della storia (il nome è indispensabile per comprendere la problematica) è Maria Olimpia Formaz-Filipe Pereira. Ed è proprio il suo nominativo al centro del problema. Perché la signora Maria Olimpia, dopo aver acquistato un volo, ha ricevuto una mail in cui la compagnia aerea le comunicava l’annullamento della prenotazione. Il motivo: il nome superava il numero massimo di caratteri consentiti (nel caso specifico il limite era 28).
Il sito di informazione chiarisce che la lunghezza massima del nominativo varia a seconda della compagnia aerea. La signora Maria Olimpia, infatti, ha dovuto riacquistate i biglietti con una compagnia pronta ad accettare i 35 caratteri del suo nome.
