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Spohr, ceo Lufthansa, e la sfida per la leadership

Trenta miliardi di euro di fatturato e profitti che sfiorano il miliardo. Cifre da capogiro quelle che il colosso Lufthansa riesce a mettere in cassa con la chiusura dell'esercizio 2014.

Il gruppo ha centrato l'obiettivo prefissato, superando tra l'altro il dato raggiunto nel 2013 del 37 per cento, nonostante l'impatto degli scioperi d'autunno sia costato 232 milioni di euro.

"I risultati del 2014 dimostrano chiaramente che siamo una realtà solida - dichiara il chairman dell'executive board e ceo di Lufthansa Carsten Spohr (nella foto) -. Da un lato, tutti i segmenti di business di Lh generano profitti, dall'altro con gli investimenti che abbiamo fatto per ammodernare la flotta porteremo a casa ulteriori utili".

Qualche tempo fa, nel tracciare un preconsuntivo di quelli che sarebbero stati i dati di chiusura, Spohr aveva apertamente dichiarato che Lh era “la compagnia aerea con  ricavi più alti”.

Ora cifre alla mano, il ceo può esplicitamente rimarcare che "agli occhi del consumatore siamo tornati tra le migliori aerolinee del mondo - si legge in una nota diffusa dal Gruppo tedesco -; ora non resta che consolidare le basi per rimanere leader anche in termini economici". Una sfida ai competitor senza ombra di dubbio: Lufthansa vuole essere la numero uno.

Tutti i vettori di casa Lh hanno generato profitti. In totale la divisione passeggeri ha portato in cassa 553 milioni di euro: nello specifico, Lufthansa ha contribuito per 252 milioni di euro, Swiss per 289 milioni e Austrian per 10 milioni di euro.

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