Ultimo aggiornamento alle 09:54
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A rischio bocciatura il piano di sviluppo dell'aeroporto di Cagliari

Tredici milioni di finanziamenti e 3500 posti di lavoro persi. Potrebbe essere questa l'eco derivante dalla bocciatura del Piano di Sviluppo Aeroportuale (Psa) dell'aeroporto di Cagliari.

L'ipotesi di stoppare il progetto è stata proposta all'attenzione del Consiglio Regionale e, qualora venisse accolta dalla giunta regionale, comporterebbe l'interruzione di qualunque piano di rivalutazione dello scalo.

L'assenza di un Psa approvato provocherebbe, inoltre, la perdita di status di 'aeroporto strategico' nazionale ed europeo per Cagliari-Elmas e, di conseguenza, bloccherebbe i finanziamenti legati a tale classificazione, attribuita solo a 11 dei circa 100 aeroporti italiani.

"Mi auguro - commenta il presidente Sogaer Vincenzo Mareddu - che la Giunta Regionale, il Consiglio e l’intera classe politica sarda scongiurino questa eventualità, che avrebbe conseguenze nefaste non solo per l’aeroporto, ma per l’intero territorio della Sardegna centro-meridionale, che ha nell’Aeroporto di Cagliari l’unica infrastruttura in grado di assicurare il diritto alla
mobilità dei sardi".

Il Psa ha superato l'esame di valutazione dell'impatto ambientale, e ora l'ultima parola spetta alal giunta. "La bocciatura - conclude Mareddu - avrebbe anche il sapore della beffa per chi ha dedicato anni di impegno a far crescere il volume del traffico e il network delle destinazioni che collegano oggi Cagliari al resto d’Italia e all’intera Europa, e che con questo Master Plan intende porre le basi per il successivo raddoppio delle potenzialità di servizio dello scalo cagliaritano".

Il Psa programmato al 2024 prevede 6,5 milioni di passeggeri l’anno (3 milioni in più degli attuali) e una ricaduta sul territorio di 3 miliardi di euro l’anno, con 3.500 posti di lavoro aggiuntivi tra quelli diretti e quelli nell’indotto.

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