Inutile negarlo. Il 2014 è stato l’anno delle grandi notizie dal mondo del trasporto aereo. Anzitutto per quel che riguarda il mercato italiano, che ha per primo visto la questione Alitalia-Etihad dominare le aperture dei giornali, e non solo del settore. Ma in generale, quest’anno che sembra chiudersi con piccoli segnali incoraggianti per il turismo, ha visto il comparto aereo dare cenni di concreta voglia di ripresa.
Forse, trattandosi di player di portata globale, le compagnie aeree possono in un certo senso dettare le tendenze dei mesi a venire. Mentre, quantomeno sul bacino domestico, tour operating e distribuzione si sono ancora mostrati relativamente prudenti.
Dall’annunciata integrazione tra Az e gli arabi di Etihad Airways, anticipata a febbraio e culminata nel nuovo board a metà dicembre, passando per le grandi rivoluzioni del mercato low cost, con Ryanair pronta a tendere - finalmente - la mano a t.o. e agenzie di viaggi: le notizie non sono mancate e potrebbero anzi aprire una nuova stagione per il comparto.
Il piano aeroporti pronto al via
Ripercorrendo quelli che sono stati gli ultimi dodici mesi, il 2014 è iniziato all’insegna di un progetto che il mercato attendeva da tempo, il nuovo piano aeroporti. Il ministro ai Trasporti Maurizio Lupi, a febbraio, rilancia infatti la sfida sulla razionalizzazione dei poli aeroportuali d’Italia: solo nove mesi dopo verrà presentata la versione definitiva.
Risultato del progetto, 37 scali di interesse nazionale di cui 11 strategici: Malpensa e Venezia per il Nord, Bologna per il Centro-Nord, Fiumicino per il Centro Italia, anche Napoli per la Campania, Bari per l'area dell'Adriatico, Lamezia per la Calabria, Palermo e Catania per la Sicilia e Cagliari per la Sardegna.
Parte l’asse tra Roma e Abu Dhabi
Nel frattempo, a gennaio sul mercato arriva la conferma degli investimenti di Etihad in Alitalia: un progetto per risanare la compagnia italiana, acquisendone il 49 per cento delle quote.
Tra voci di corridoio che danno Luca Cordero di Montezemolo come nuovo presidente di Az e una certa immobilità sul fronte commerciale - almeno nei confronti di adv e t.o. - del vettore tricolore, si arriva sino a fine novembre. È il momento del debutto del board management in salsa araba, con Montezemolo alla presidenza, James Hogan, ceo di Etihad, alla vicepresidenza e Silvano Cassano alla cloche, in veste di amministratore delegato.
Trapelano anche i primi progetti per far tornare la compagnia - che nel frattempo ha chiuso le operazioni del brand Air One - ad alta quota, ma gli utili si attendono solo dal 2017.
Ryanair cambia marcia: più vicina al trade
Bisogna poi aspettare la primavera per assistere ai passi concreti di quella che è la rivoluzione del mondo low cost, vale a dire lo sbarco di Ryanair sui gds. Un passo storico per il vettore guidato da Michael O’Leary, che ha deciso di avvicinarsi al trade, rinnovando anche la propria immagine con la campagna ‘Be nice’. L’avvicinamento proseguirà anche con un incontro con i t.o. a giugno, e i risvolti potrebbero vedersi nei prossimi mesi.
Tra l'estate e l'autunno del 2014 è stata la volta della scomparsa dalla scena per alcuni player: se Alitalia ha infatti deciso di far sparire Air One, assorbendone le residue operazioni sul network domestico, la New Livingston di Riccardo Toto ha dovuto cessare le operazioni.
Un altro piccolo pezzo del mondo charter che lascia scoperto un ampio segmento del comparto.
Il nodo Meridiana, vicenda ancora aperta
L’anno si chiude infine con il ritorno per la holding dell’Aga Khan al nome Alisarda, ma Meridiana rimane operativa sul mercato. La vicenda del vettore di Olbia lungo il 2014 non è stata certo semplice, con la scure del taglio a 1.600 posti di lavoro tuttora pendente. Il vettore nel frattempo ha visto le dimissioni dell’ex a.d. Roberto Scaramella, con l’entrata in scena di una serie di top manager stranieri sia in sua sostituzione, sia nelle vesti di advisor per l’aerolinea. E il futuro rimane ancora tutto da scrivere.
