Ultimo aggiornamento alle 11:02
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Fiumicino sperimenta l'eGate, il riscontro è positivo

Sono oltre 250mila i passeggeri sottoposti al controllo facciale, d'impronta e del passaporto elettronico all'aeroporto di Fiumicino. Si chiude in questo modo la prima fase di sperimentazione dell'eGate, il sistema di Automated Border Control che permette il controllo automatizzato del passaporto, dimezzando le attese per l'imbarco.

Attraverso il riconoscimento facciale, insieme alla lettura del passaporto elettronico da strisciare sul lettore elettronico all’imbarco, il sistema rilascia il nullaosta all’imbarco per il passeggero. Arrivato alla porta dei controlli, l’utente si sottopone anche alla verifica dell’impronta, riportata già nel passaporto elettronico, e nel giro di pochi secondi può imbarcarsi.

Lo scalo capitolino è il primo al mondo ad usare questo sistema di controllo, i cui risultati sono stati presentati all'Europe Aviation Ict Forum 2014 di Amsterdam da Ilario Busoni, security operations compliance manager Aeroporti di Roma.

"Abbiamo completato con successo la prima sperimentazione terminata lo scorso 26 ottobre - spiega a Wired Ilario Busoni -. L’auspicio è che tutti gli scali e l’intera organizzazione delle procedure d’imbarco passino presto dal nuovo sistema, ma al momento non c’è una data certa. E ciascun aeroporto potrà decidere se dotarsi del sistema, dietro autorizzazione del Ministero dell’Interno".

Situate nel Terminal 3, le nuove porte hanno snellito le procedure d’imbarco, consentendo in media di sottoporre a controllo un passeggero ogni 20 secondi. "Ma c’è qualcuno che c’è riuscito in 5-6 secondi, anziani compresi" precisa Busoni.

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