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Il mistero dei codici Iata

Grazie ai codici Iata gli aeroporti di tutto il mondo sono universalmente riconoscibili. Alcuni di questi codici sono facilmente riconducibili al nome delle città o dello scalo di riferimento, mentre altri sono molto particolari. Ma come si sono formati i codici Iata?

Negli Usa sono nati a partire dalle due lettere utilizzate dal National Weather Service, per cui, quando l’industria aerea iniziò a svilupparsi, città come Los Angeles e Phoenix, che avevano come sigla rispettivamente LA e PH, decisero di aggiungere la stessa lettera, la X, e divennero LAX e PHX.

Diverso il caso di Dubai, che è diventato DXB per differenziarsi dall’aeroporto di Dublino, già DUB, mentre in Canada, dove i codici sono nati a partire dalle stazioni radio che iniziavano con la lettera Y Ottawa è YOW e Vancouver è YVR.

I casi meno facili sono però quelli da ricollegare agli antichi nomi delle città e degli aeroporti. È il caso di Orlando, chiamato MCO perché in origine lo scalo era il McCoy Air Force Base, Mumbai, BOM (da Bombay) e San Pietroburgo, LED (da Leningrado).

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