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Ryanair e le adv
Un anno vissuto
pericolosamente

di Lino Vuotto

Poco più di 13 anni fa tutto questo non esisteva, Ryanair e le agenzie erano binari paralleli che non potevano incontrarsi, il vettore un rullo conmpressore che non guardava in faccia nessuno, Michael O'Leary lanciava provocazioni a tutto spiano.

Poi qualcosa cambia, gli azionisti non sono più tanto contenti, i conti non tornano più come prima, ma c’è qualcosa di più: troppe critiche, troppi clienti trattati male. Agli azionisti non sta bene e per il vulcanico Michael O’Leary è arrivato il momento del ripensamento.

Parte da qui l’anno che ha rivoluzionato la compagnia low cost che più low cost non poteva essere e, da settembre 2013 e per i 12 mesi a venire, è tutto un susseguirsi di colpi di scena.

Settembre 2013. "Venderemo anche nelle agenzie di viaggi, ma solo se sono oneste". O’Leary lancia la prima bomba. Nessuno ci crede, ma lui tira dritto. Intanto in Italia manda un certo John Alborante e, come d'abitudine, tira un’altra frecciata: "Faremo il lungo raggio a 10 euro".

Ottobre 2013. "Saremo più buoni e ascolteremo le richieste dei clienti". Nasce il progetto ‘Tell Mol’, dillo a Michael O’Leary, e viene annunciata la semplificazione del sito. Intanto alle agenzie una parola chiara: nessuna commissione.

Novembre 2013. Detto fatto: arriva il nuovo portale e si fa tutto in 5 click. "Abbiamo copiato easyJet, loro sono più bravi".

Dicembre 2013. Doppio colpo, uno reale e uno virtuale. Ryanair apre una base a Fiumicino, venendo meno a uno dei dogmi del low cost, vale a dire solo aeroporti secondari. E alle agenzie il buon Michael dice: "Saremo gentili anche con voi".

Gennaio 2014. Il piano va avanti inarrestabile e arriva un altro atto che ha dell’incredibile: giù i costi per l’imbarco dei bagagli. Basta con le multe.

Febbraio 2014. Insaziabile, Michael O’Leary e la sua band vogliono auentare i clienti e l’unica via è cambiare rotta. Nuova apertura a gruppi e corporate, con un ufficio dedicato.

Marzo 2014. Ryanair torna sui gds e sceglie Travelport. È la conferma ufficiale che la compagnia vuole riavvicinarsi alle agenzie. Che mantengono lo scetticismo...

Aprile 2014. Un altro segnale, il menu di bordo. Cari clienti, ora potete scegliere...

Maggio 2014. Toc toc. John Alborante bussa alla porta dei tour operator italiani. "Vogliamo collaborare con voi, ma alle nostre condizioni". Insomma, porte aperte, ma siamo per sempre Ryanair.

Giugno 2014. Nasce il progetto 'Family extra', altro target da conquistare. Inarrestabili.

Luglio 2014. Neanche il tempo di prendere fiato e parte l’assalto al business travel.

Agosto 2014. Pausa estiva? In parte sì, ma c’è il primo bilancio. O’Leary aveva visto giusto e il forecast sugli utili si alza. I conti tornano di nuovo.

Settembre 2014. Ultimo colpo: Amadeus. Secondo gds. "Care agenzie, vogliamo lavorare (anche) con voi".
E adesso cos’altro?

Leggi anche: Ryanair, michael O'Leary
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