Ultimo aggiornamento alle 12:06
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Rotte da riscrivere, conto salato per le compagnie

Un conto particolarmente oneroso per le compagnie aeree europee, che rischiano di perdere terreno sul fronte della competitività rispetto ai competitor asiatici. È questo il bilancio tracciato da corriere.it in seguito a tutte le modifiche di rotta che, per motivi di sicurezza o altro, i vettori hanno dovuto o stanno per affrontare.

Nella lista degli eventi che stanno cambiando la geografia dei collegamenti in testa c'è sicuramente l'intenzione annunciata dalla Russia di voler vietare lo spazio aereo della Siberia ai vettori europei. Tradotto in termini concreti, per le compagnie significa circa un'ora e mezza in più di volo, con conseguente aumento dei costi. La perdita stimata di aggira introno al miliardo di euro in 3 mesi per le aerolinee del Vecchio Continente.

Ma all'elenco si aggiunge anche l'Iraq, piazzato lungo un'altra delle rotte che collegano Europa ed Asia. I vettori stanno discutendo sull'opportunità di non sorvolare più lo spazio aereo dello Stato, dopo l'allarme arrivato dalle autorità dell'aviazione civile europea e statunitense. Lufthansa, sempre secondo corriere.it, ha annunciato che eviterà le aree occupate dai ribelli dell'Isis e riprenderà a operare verso Erbil; British Airways ed Etihad proseguiranno anche loro le operazioni. Stop al sorvolo dello spazio iracheno, invece, per Air France, Virgin Atlantic, Emirates, Qantas, Delta e United Airlines.

Intanto si apre anche la questione Sudafrica: per raggiungerlo dall'Europa, infatti, è necessario sorvolare zone coinvolte da scontri armati.

Leggi anche: sudafrica, iraq, Russia
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