Un'ordinanza di custodia cautelare e il sequestro preventivo del patrimonio aziendale. Si è conclusa così, per il momento, la vicenda di un'agenzia di viaggi di Reggio Calabria, la cui titolare dovrà ora rispondere di truffa, clonazione di carte di credito, estorsione e calunnia.
Una parte dei reati contestati, in base a quanto riportato dal sito di informazione locale reggiotv.it, si sarebbe svolta con un metodo purtroppo non nuovo nel settore: viaggi pagati ma mai prenotati dall'adv, che avrebbe poi ribaltato la responsabilità sui fornitori (tour operator e compagnie aeree) e sull'overbooking, spingendo i clienti a rimandare il viaggio.
Ma l'adv non si sarebbe limitata a questo: ricevendo pagamenti con carte di credito, le avrebbe clonate e usate per saldare altre prenotazioni, pagate però in contanti dai clienti. A complicare ulteriormente la questione ci sarebbero le minacce rivolte ai viaggiatori che avevano intenzione di denunciare l'agenzia.
