Ultimo aggiornamento alle 10:36
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Le agenzie vogliono utili
Crociere sotto scacco

Basta pricing al ribasso e quote non commissionabili, ora è il momento di guadagnare.  

È ciò che chiedono gli agenti alle compagnie di crociera, secondo quanto emerso dal sondaggio lanciato dalla redazione di TTG Italia sul mondo delle crociere, pubblicato sul giornale in distribuzione e online da oggi.

Il verdetto, in sintesi, è questo: le crociere si confermano un buon traino di vendita, ma i margini dovrebbero essere meno risicati.

Chiedendo agli agenti di viaggi se le crociere siano ancora una fonte di guadagno per le adv, infatti, ben il 34,3 per cento ha dato risposta negativa, affermando che gli utili sono troppo ridotti. Resta comunque un 18 per cento che difende l'importanza del prodotto senza se e senza ma e un 47,4 per cento che chiede più prodotti commissionabili.

Promossa, invece, la ripresa del pricing. Su questo, gli agenti confermano quanto promesso dalle compagnie negli scorsi mesi, ovvero uno stop alla corsa al ribasso e un rialzo delle tariffe. Il 60,9 per cento dei rispondenti ha infatti affermato che i prezzi sono effettivamente aumentati.

E gli effetti sulle vendite? Per circa un quarto degli adv (il 25,8 per cento), le prenotazioni non hanno risentito dei prezzi al rialzo. Per il 27,3 per cento, invece, un effetto c'è stato, con una frenata sulle vendite. Per il 35,2 per cento del totale, tuttavia, questa flessione è stata minima.

Più sfaccettate, invece, le opinioni sul prodotto all inclusive, che inizia a fare capolino anche sulle navi da crociera. Per il 28,1 per cento dei partecipanti al sondaggio, ci sono richieste per questa tipologia di prenotazione ma manca il prodotto. Per il 29,7 per cento, invece, l'offerta è in linea con la domanda. Il 17,2 per cento afferma che manca la richiesta dalla parte della clientela e il 25 per cento relega invece l'all inclusive nella categoria dei fenomeni di nicchia.

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