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Il Mar Rosso
va avanti
Tutti i piani
dei t.o.

di Oriana Davini

Caos scongiurato. Il primo weekend post sconsiglio su Sharm da parte della Farnesina non sembra avere provocato grandi danni all'industria del tour operating italiano.

Sarà che il warning era già nell'aria e la maggior parte degli operatori non si è fatta cogliere impreparata, mettendo in campo velocemente un piano B. Il giudizio è unanime: pochi annullamenti, clienti equamente suddivisi tra riprotezioni e partenze. Soprattutto, molta collaborazione con le adv.

"La maggior parte dei nostri clienti ha preferito ripiegare su Marsa Alam - spiega Guido Ostana, direttore commerciale di Settemari -: in pochi hanno annullato il viaggio". Stesso trend anche per Phone&Go: su 219 pacchetti gestiti nel weekend, 71 hanno scelto di partire lo stesso per Sharm, 74 hanno preferito la riprotezione e altrettanti hanno congelato l'importo.

Swan Tour fa sapere che il 65 per cento dei pax previsti su Sharm sono stati riprotetti nelle altre strutture in Egitto e solo il 7 per cento ha fatto ricorso all'annullamento: "Altrettanti hanno scelto altre destinazioni e la rimanenza è partita comunque per Sharm", conferma la responsabile commerciale, Elisabetta Pavanello.

Percentuali simili ha registrato anche Eden Viaggi: il t.o. pesarese ha gestito nel weekend 854 pax, dei quali oltre la metà ha scelto di partire comunque (con un'equa ripartizione tra chi ha confermato Sharm e chi ha optato per la riprotezione). Se il congelamento della pratica ha riguardato 92 casi, l'annullamento nei primi due giorni post sconsiglio è stato richiesto da circa il 20 per cento.

Uffici aperti e massimo supporto alla distribuzione: InViaggi ha affrontato così il weekend, portando a casa la stessa tendenza evidenziata dagli altri t.o.: "Non c'è stata una risposta univoca - commenta Isabella Candelori, direttore vendite -: molti hanno preferito optare per Marsa Alam, qualcuno ha congelato il pacchetto mentre altri hanno confermato il soggiorno a Sharm". Discorso uguale anche per Going, come riporta Alessandro Seghi, direttore marketing e web: "Tutti i clienti prenotati su Sharm e in partenza il 2 marzo sono stati ricontattati entro la fine della giornata di venerdì 28 febbraio: la maggior parte ha optato per la riprotezione nelle nostre strutture di Marsa Alam, qualcuno ha preferito il congelamento della pratica e il 10 per cento l'annullamento".

Si contano sulle dita di una mano le cancellazioni in casa Alpitour: il t.o., che ha scelto di proseguire l'operativo per Sharm, offrendo anche la riprotezione su Marsa Alam e altre mete, fa sapere che circa il 60 per cento dei clienti è partito comunque, mentre gli altri hanno scelto di congelare la quota in vista di viaggi futuri.

Si conferma sulla stessa lunghezza anche Hotelplan, che ha sospeso le partenze per Sharm fino al 16 marzo: “Non abbiamo riscontrato particolari problemi nella gestione delle prenotazioni – commenta il ceo, Luca Battifora -: circa il 70 per cento dei clienti prenotati ha accettato la riprotezione sulla costa occidentale, altri hanno optato per mete diverse e solo una minima parte ha annullato il viaggio”.

La tendenza per le prossime partenze è per tutti invariata rispetto ai piani messi in atto per lo scorso weekend.

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