"Continuiamo a constatare la non volontà e l'incapacità della politica di rendersi conto del valore e del peso economico del settore".
Con queste parole Nardo Filippetti, presidente di Astoi Confindustria Viaggi (nella foto), lancia il suo atto di accusa nei confronti di un Governo che, come quelli che lo hanno preceduto, definisce "insensibile e indifferente" nei confronti di un comparto che, secondo lui, ha tutte le potenzialità per essere il vero driver per l'uscita dalla crisi economica di questo Paese.
Filippetti mette fretta alle istituzioni: "Da mesi - sottolinea - si parla, in modo schizofrenico, di un 'Decreto valore turismo' ma anche di 'un set di misure' in procinto di essere varato. A fronte degli slittamenti registrati day by day e delle crescenti criticità che imprese e lavoratori affrontano quotidianamente in completa solitudine, sollecitiamo l’attenzione delle Istituzioni affinché non indugino oltre".
Secondo il presidente un altro errore è stato l'accorpamento del Dipartimento del Turismo al Ministero per le Attività e i Beni Culturali.
"Siamo stufi di questo eterno e sfinente balletto delle competenze - denuncia Filippetti -, siamo stanchi di questo eterno immobilismo e di un’incuria che dura da troppo tempo".
Il settore turistico, a suo parere, necessita di un approccio industriale, di interlocutori in grado di dare risposte concrete a tutte le imprese che compongono la filiera "che, lo ricordiamo, non sono solo quelle alberghiere ma, ad esempio, anche tour operator e agenzie di viaggi, che su circa 1milione e 100mila occupati - stima Wttc - contribuiscono con circa 36mila addetti".
Tra le richieste che Astoi ha illustrato al Sottosegretario con delega al Turismo, Simonetta Giordani, l'urgenza di un vero Fondo di Garanzia e la necessità di colmare le lacune della normativa che regolamenta l'attività dei tour operator, "in merito alla quale abbiamo proposto urgenti correttivi".
