Ultimo aggiornamento alle 14:27
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Andrea Mele, Mappamondo: "I t.o. devono offrire servizi unici"

di Oriana Davini

Si prepara a chiudere il 2013 con "un ottimo risultato finanziario rispetto all'anno scorso" e intanto naviga controcorrente sulla scelta della strategia: Andrea Mele (nella foto), presidente e amministratore delegato di Mappamondo, ha le idee chiare sul traguardo da raggiungere.

E fa il punto sul nodo disintermediazione: "C'è disintermediazione quando si offre un prodotto disintermediabile - spiega -: chi fa il lavoro del tour operator deve saper assemblare pacchetti con servizi unici, che le adv non possono trovare da nessun'altra parte".

Da questa convinzione la scelta di investire sì in tecnologia, ma solo a livello interno, lasciando il booking per la distribuzione a livello telefonico. "La tendenza ultimamente è di mettere online il b2b - commenta il manager -, ma io penso che oggi non esista una piattaforma in grado di assemblare tutto il prodotto intermediato. E poi siamo sicuri che gli adv vogliano avere 50 user e password e possano ricordarsi come funzionano tutti i diversi sistemi informatici?".

Mappamondo ha chiuso l'anno finanziario, lo scorso 31 ottobre, con un fatturato in aumento del 23 per cento: un risultato raggiunto anche grazie all'acquisizione di Dimensione Triade, ma che lascia intravvedere margini in tenuta e un miglioramento costante dei conti.

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