Ultimo aggiornamento alle 15:40
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Formula stopover, la vittoria del Club Med

di Oriana Davini

L'evoluzione naturale del prodotto Club Med passa per gli stopover e inizia proprio dall'Italia: il Gruppo ha lanciato nella Penisola una serie di proposte che uniscono alla vacanza nei resort qualche giorno di shopping e cultura nelle grandi città.

Un'idea che sta riscuotendo così tanto successo da essere esportata, a breve, anche nelle sedi estere di Club Med. "La crescita degli stopover è un cambiamento naturale del nostro target - commenta l'a.d. Gino Andreetta -: i nostri clienti viaggiano sempre di più, vogliono vedere nuove culture, uscire dai resort e grazie agli stopover Club Med permette di vivere tutto questo".

Grazie alla collaborazione con Emirates, il gruppo villaggista ha lanciato sul mercato un pacchetto Caraibi con stopover a New York: "Il riscontro è ottimo, anche perché permette alle adv di gestire un pezzo di viaggio che prima dovevano costruirsi da soli" sottolinea Giorgio Trivellon, responsabile vendite Club Med Italia.

L'attenzione rimane alta anche verso il continente asiatico, dove il Med sta concentrando buona parte della strategia per l'immediato futuro: "Solo per metropoli come Bangkok e Hong Kong abbiamo creato una formula di stopover simile a un all inclusive - prosegue l'a.d. -, con transfer privati, cena e tour con guida in italiano".

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