Ultimo aggiornamento alle 10:48
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La Turchia dei t.o.
Tengono le vendite

Una situazione monitorata costantemente, a limitato impatto sul business dei tour operator.

La Turchia degli operatori della Penisola sembra incassare bene il colpo, nonostante gli scontri di piazza che stanno riguardando Istanbul e altre grandi città del Paese. Anche perché gran parte della programmazione dei t.o. si concentra su aree lontane dalla metropoli, riguardando invece le coste di Antalya.

Se alcuni player non si nascondono dietro a un dito, registrando sporadiche cancellazioni, nel complesso le conseguenze delle proteste di Gezi Park sembrano lasciare immuni le prenotazioni degli operatori. La parola d'ordine per le aziende del comparto è pur sempre 'cautela', in attesa che le proteste trovino una soluzione.

"Tranne qualche sporadico caso, non abbiamo avuto richieste di cancellazioni - rileva Enzo Martino, direttore commerciale Entour -. I gruppi che nei giorni scorsi erano in Turchia non hanno avuto problemi particolari nello svolgimento delle visite". Anche nella stessa capitale, “la situazione durante il giorno era tranquilla - prosegue il manager . L’unica accortezza è stata quella di evitare piazza di Taksim nel tardo pomeriggio e in serata, quando si riempiva di coloro che andavano a manifestare".

Il fatto di programmare principalmente destinazioni lontane dai luoghi di protesta mantiene al sicuro le prenotazioni degli operatori: "Non stiamo registrando cancellazioni sulla Turchia - riporta la contracting manager Alpitour, Elisa Mana -. Stiamo regolarmente programmando i nostri circuiti e in via del tutto cautelativa abbiamo modificato gli hotel del pernottamento a Istanbul ed Ankara in zone lontane dalle manifestazioni in corso in questi giorni".

Nelle aree dove sono concentrati i villaggi "il riscontro dei clienti - prosege Mana - è assolutamente positivo, senza menzione alcuna relativamente alle manifestazioni in piazza".

Anche sul fronte prenotazioni l’impatto risulta limitato: "Non si ravvisano cali improvvisi nemmeno sulle prenotazioni - mette infatti in luce Anya Bracci, responsabile servizio clienti Eden Viaggi -. D'altronde, generiamo la maggior parte del traffico su destinazioni lontane dai luoghi della protesta. Sinora non abbiamo ricevuto nessuna  richiesta di annullamento né di riprotezione, ma teniamo la situazione costantemente monitorata, in collaborazione con le autorità competenti".

La cautela resta comunque all’ordine del giorno, come evidenzia Giancarlo Brunamonti, outgoing divsion manager King Holidays: "Purtroppo il modo in cui vengono presentati gli eventi sta mettendo in guardia i consumatori. L'allerta è limitata ad alcune zone ben circoscritte e non ci sono ragionevoli motivi di preoccupazione per nessun turista che abbia un minimo di cautela".

Le partenze sinora sono comunque sempre state garantite, "prendendo come unica precauzione di spostare, dove necessario, la sistemazione in albergo in una zona distante da quella dei disordini – mette in evidenza Graziano Binaghi, direttore operativo Turbanitalia - causando, come unica ripercussione, l'impossibilità di uscire la sera nella zona di Taksim e compensando questo disagio offrendo la cena in hotel ai clienti".

Gian Paolo Vairo, amministratore delegato Welcome Travel, intanto, sentito in occasione dell'inaugurazione del villaggio Club Med a Belek rileva che si stanno registrando alcune cancellazioni.

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