Ultimo aggiornamento alle 10:13
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Gabriele Burgio
allo scoperto

Il 2012 è stato un anno che Gabriele Burgio non esita a definire "complicato". Il  presidente e amministratore delegato di Alpitour esce allo scoperto, rivelando i progetti del gruppo per affrontare la sfida della stagione 2013.

Il numero uno del primo tour operator tricolore spiega in un'intervista rilasciata a Il Giornale le azioni messe in campo per risollevare i conti del Gruppo. Secondo il quotidiano i ricavi di Alpitour nel 2012 sono calati, passando da 1.142 a 1.056 milioni di euro.

"Abbiamo ridotto i marchi, passando da 7 a 4 e abbiamo deciso di offrire al pubblico i posti invenduti sul charter - sottolinea il manager -: solo questo vale un milione al mese".

Le mosse strategiche di Burgio si confermano votate a un forte risparmio. Ridurremo la stampa dei cataloghi: ne facevamo 10 milioni di copie". Inoltre, cresce l'attenzione per l'assistenza: "Abbiamo istituito un call center aperto 24 ore e, assieme a Europe Assistance, abbiamo creato una nuova polizza assicurativa sul costo del petrolio, per non far gravare i rincari sui clienti".

Il presidente ricorda anche che nell'assetto del gruppo, vi sono diversi assi nella manica, con un potenziale ancora da sfruttare. "Abbiamo cinque aziende, ognuna con le sue peculiarità - evidenzia Burgio -. il tour operator, la compagnia aerea Neos, le agenzie di viaggi, gli alberghi e la divisione incoming. quest'ultima non attiva in Italia".

Un'affermazione che non chiude a nuovi cambiamenti che potrebbero non tardare ad arrivare. Infine il presidente non rinuncia a una valutazione sulla fase delicata che sta attraversando il mercato. "In Italia il turismo va male, nel mondo, è l'Asia a far da traino. Però - conclude Burgio -, nelle ultime settimane stiamo assistendo a una ripresa".

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