Non solo tiene, a dispetto della crisi, ma si conferma una destinazione connotata positivamente nell’immaginario collettivo.
L’Islanda registra un costante aumento di richieste di preventivi e, soprattutto, di pratiche. E nonostante le oscillazioni di mercato e le difficoltà del tour operating, rimane una meta ancora saldamente nelle mani del trade.
Superato il periodo dell’eruzione vulcanica, l’Islanda oggi vanta performance positive. Tanto da esercitare un forte appeal su un target in continua espansione, che si sta spostando verso nuove fasce, quali giovani, honeymooner e famiglie con bambini. “L’Islanda va nonostante la crisi - conferma Davide Bomben, marketing e product manager del Diamante -: noi abbiamo tutte le partenze confermate”. Stessa percezione anche per Chiariva: “Per essere una destinazione piuttosto cara è sempre molto richiesta”, spiega la product manager, Barbara Demartin.
Merito di un territorio capace di attirare clientela tutto l’anno, con i picchi invernali legati al fenomeno dell’aurora boreale e quelli estivi che coincidono con le tradizionali vacanze lunghe degli italiani. “L’Islanda rimane in testa alle nostre destinazioni di punta - è l’analisi di Franco Fenili, direttore generale di 4Winds -: essendo di Roma non abbiamo un volo di linea diretto, quindi da tre anni ormai operiamo coi charter”.
Riscontri positivi anche in casa Chiariva, che solleva una questione fondamentale: “L’Islanda è un prodotto strutturato - spiega Demartin -, che richiede l’organizzazione di un tour operator alla base: a differenza di altre destinazioni, minate dal fai da te, è ancora una meta molto intermediata”.
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