Ultimo aggiornamento alle 10:38
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Filippetti, Astoi:
"Turismo decisivo
per la crescita"

Siamo troppo costosi, troppo sparpagliati e i territori non investono nella cura delle proprie ricchezze.

Nardo Filippetti, presidente di Astoi Confindustria Viaggi, in un'intervista ad Affari e Finanza di Repubblica, boccia la macchina del turismo inbound. "Sprechiamo energie senza fare gioco di squadra – dice -: oggi serve un grande piano per ripartire".

Secondo Filippetti "quest'anno si prevede un calo delle presenze del 20 per cento" e il Paese è immobile. Il presidente Astoi attacca la politica, ma salva le aziende: "È inutile – dice – che un privato adegui le strutture ricettive se il territorio non porta dei visitatori; da noi manca il concetto di ospitalità". Non risparmia neppure un attacco all'Enit, colpevole di "spendere oltre l'80 per cento del suo budget annuale in stipendi". È anche vero che "la crisi del settore è forte - dice il presidente - il rapporto qualità-prezzo non risponde più alle esigenze del mercato: siamo troppo costosi".

Al nuovo Governo Filippetti non chiede "miracoli, ma che si inizia a fare sistema con il 'brand Italia'" e che, soprattutto, non si ricominci daccapo nell'impostazione delle strategie, ma si faccia funzionare il Piano strategico del turismo di cui il Paese si è dotato. Anche perché, sostiene il presidente, "dal turismo potrebbe arrivare una spinde decisiva alla crescita economica".

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