"Cina potente motore di crescita del settore crocieristico".
Pier Luigi Foschi (nella foto), chairman e chief executive Carnival Asia, prevede un futuro di grande sviluppo per l'area asiatica sotto il traino cinese e stima in circa 3,7 milioni i passeggeri delle crociere entro il 2017 e 7 milioni entro il 2020.
A confermare le previsioni di Foschi è Micky Arison, chairman di Carnival Corporation: "Nuovi progetti di implementazione in Asia sono in programma per uno o più marchi del Gruppo e verranno annunciati entro aprile". Nei giorni scorsi, intanto, la società ha ufficializzato l'apertura di un ufficio vendite per Princess Cruises a Hong Kong.
Le sfide che Pier Luigi Foschi ritiene fondamentali per la crescita in Asia sono capire la percezione della gente rispetto alle crociere, colmare le lacune nella distribuzione, far fronte al late booking, alla concorrenza delle vacanze stanziali a buon mercato e alla forte stagionalità che provoca oscillazioni dei rendimenti.
