Ultimo aggiornamento alle 09:56
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Vairo, Welcome:
"Crisi meno dura
per le agenzie"

di Francesco Zucco

"I t.o. hanno un modello di business preciso. Il cliente entra comunque in agenzia, ma magari compra altro rispetto a quanto viene proposto dagli operatori".

Gian Paolo Vairo (nella foto), amministratore delegato di Welcome Travel, mentre tira le somme su un 2012 difficile si spinge a spiegare come mai la crisi sembra aver colpito più duramente i tour operator. "Il calo dei consumi ha messo prima in difficoltà gli operatori", afferma Vairo, proprio in riferimento alla proposta più 'caratterizzata' del prodotto pacchetto rispetto ai tour e alle soluzioni costruite in agenzia.

Il depackaging, del resto, ormai è una tendenza consolidata da mesi. A tutto vantaggio della distribuzione rispetto ai fornitori di prodotti preconfezionati.

Questo non vuol dire però, secondo Vairo, che i tour operator abbiano esaurito il loro scopo. "Il t.o. oggi deve pensare alla qualità", afferma l'a.d. del network di casa Alpitour-Costa.

Riguardo la chiusura di 10 agenzie di proprietà (su 40 presenti nella rete), Vairo taglia corto: "Non capisco tutto questo clamore. Si dismettono tante cose: alberghi, aerei, villaggi. Noi abbiamo dismesso agenzie". E precisa: "Non è una diminuzione del presidio. Continuiamo ad essere presenti sul territorio".

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