Torna in distribuzione TTG e nel primo numero dell'anno tratta i temi delle tasse, del ricorso contro Wind Jet, dei piani Air France e delle sfide del tour operating.
Il fisco bussa alle porte delle agenzie di viaggi per un anno che si presenta denso di appuntamenti, dalla nuova Tares all'aumento dell'Iva, fino al debutto dell'Ivie.
Senza dimenticare il Redditometro versione 2013, che passerà al vaglio non solo i viaggi di lusso, ma anche tutte le spese dei contribuenti in agenzia. Nel servizio sul giornale in distribuzione e online viene tratteggiato tratteggia il quadro di un anno complicato sul fronte degli adempimenti fiscali ricordando, tra le principali novità, la tassa che sostituirà Tarsu e Tia e prenderà il nome di Tares, con una previsione in deciso rialzo per l'esborso da parte dei contribuenti.
Il TTG di oggi dedica poi un ampio spazio ai nodi ancora irrisolti del tour operating, a cominciare dall'abbandono dei nomi internazionali, per continuare con le manovre in atto sul nostro territorio.
Il leader di mercato, Alpitour, porterà avanti il suo processo di cambiamento, mentre si aspetta di conoscere il nuovo proprietario di Valtur, con la gara in scadenza a fine gennaio. Infine, il toto-scommesse sulle mete vincenti e la speranza che il Mar Rosso torni ad essere protagonista.
Nel frattempo, in questo ultimo anno, sono partiti dalla nostra Penisola i grandi gruppi stranieri, con un dietrofront incominciato con Travelplan, ma che potrebbe vedere altri nomi celebri allungare la lista nel 2013.
Un ruolo che, sul fronte dei trasporti, spetta suo malgrado a Wind Jet. Il vettore, infatti, torna a far parlare di sè a causa del maxiricorso presentato dal Codacons al Tar del Lazio.
L'associazione consumatori punta il dito contro l'Enac per la gestione del caos Wind Jet di agosto e, presentando i reclami di oltre 5mila passeggeri, richiede un esborso di 5,5 milioni di euro.
Anche Air France si ritaglia un ruolo da protagonista, ma sul fronte tariffario, dando vita a una vera e propria rivoluzione con la proposta Mini, che rappresenta una controffensiva all'avanzata delle low cost.
Il prodotto non include né l'imbarco di bagaglio, né l'accumulo di miglia Flying Blue, e va ad affiancarsi alla tariffa Classic, che continua a includere tutti i servizi standard nel costo del biglietto.
