"È stata una delle stagioni più complesse della lunga storia di Carnival". È il numero uno del gruppo statunitense, Micky Arison (nella foto) a descrivere il 2012 in questo modo.
La tragedia di Concordia ha messo a dura prova il collosso Usa che ha visto anche le entrate nette fermarsi a 1,5 miliardi di dollari, contro il risultato del 2011 di 1,9 miliardi.
Nonostante questo, Arison si è detto certo che nel corso del 2013, già nel primo trimestre "il volume delle vendite tornerà a crescere, complice anche una lieve diminuzione dei costi carburante".
La strategia per il prossimo anno parla di "una crescita misurata con l'introduzione di due o tre nuove navi e lo sviluppo dei mercati emergenti asiatici", aggiunge il top manager che conclude: "Siamo convinti della forza dei nostri brand, capaci di dimostrare grande resistenza ed elasticità".