"Solo se facciamo squadra, se facciamo sistema possiamo rinascere come comparto". Massimo Broccoli non adopera mezzi toni per disegnare quella che sarà la prossima stagione dell'industria turistica tricolore.
Il direttore commerciale di Veratour, forte di una stagione che ha visto consolidare l'operatore tra i principali villaggisti italiani, intende portare avanti quel discorso sulla "selezione reciproca", avviato lo scorso ottobre nella convention aziendale di Karpathos: "Abbiamo la possibilità di scegliere e, fortunatamente di farci scegliere - prosegue Broccoli -, non è una visione romantica, al contrario è molto pragmatica. Non possiamo lavorare lavorare con tutti, perché non possiamo seguire egregiamente tutti. Vogliamo invece fare un percorso attento. Abbiamo iniziato a sederci a un tavolo e studiare, assieme alle agenzie che vogliono lavorare con noi, come partner, delle attività specifiche".
Anche perché nonostante Veratour chiuderà l'esercizio con una crescita di fatturato del 10 per cento, il manager mette in guardia da false speranze. "Non c'è da illudersi, il mercato soffrirà anche nel 2013: siamo più che entusiasti, di fronte a un comparto che, secondo gli analisti perde almeno il 15 per cento, avere un delta del 25 per cento, non può che renderci tali; ma è fondamentale trovare collaborazioni, non frizioni".
E guardando agli ultimi anni della filiera, Broccoli avanza una riflessione: "Ci sono passati sopra tutti, ogni sorta di improvvisati nel turismo: ora finalmente sembra che questa lezione l'abbiamo imparata e certe barriere tra operatori e agenzie sono un po' scomparse. In un mercato che si asciuga servono decisioni precise".
