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Pricing crociere
Dalle parole
ai fatti

di Rita Pucci

Lavorare sui prezzi per non erodere la marginalità. Le compagnie di crociere ormai non hanno più dubbi, la strada da seguire per la stagione 2013 è una sola: rialzare il pricing per tornare a fare profitti, da condividere anche con le agenzie.

I player dell’industria crocieristica non possono più limitarsi a fare proclami, bisogna prendere in mano la situazione e guidare coscientemente il mercato per evitare che le crociere perdano il proprio valore.

Ecco allora che da Msc, Costa Crociere e Royal Caribbean arrivano i primi segnali concreti per riportare al profitto l’intero comparto, facendo della distribuzione il perno su cui incentrare le nuove politiche.

I punti di vista
"Con i prezzi proposti sinora il prodotto crociere si sta svilendo - mette in luce Gianni Rotondo, d.g. Italia di Rccl - e restituirgli il giusto valore diventa un imperativo anche per le agenzie". Un concetto che fa suo anche Costa Crociere, nelle parole del d.g. Gianni Onorato: "Il settore gode di solidità finanziaria, tanto da aver resistito bene all'incremento dei costi, primo tra tutti il carburante - analizza il top manager -. Ma abbiamo abbassato i prezzi in maniera superiore a quanto avremmo dovuto fare e le agenzie ne hanno sofferto con noi perchè sono calate anche le commissioni. Il 2013 sarà un anno migliore, ma è necessario aumentare i prezzi, altrimenti le riserve termineranno".

Si allinea anche Msc a queste considerazioni: "Dobbiamo fissare la rotta per tornare ai livelli del 2011 - afferma Leonardo Massa, country manager Italia di Msc -, riadeguando il pricing. È un problema che diventa necessità per tutte le compagnie del settore". E l’andamento di crescita tracciato da Massa parla per Msc di "un aumento graduale sin dal 2013, fino ad arrivare ad una soglia del +15 per cento rispetto all’attuale".

La distribuzione
Al centro di queste strategie, ovviamente, le agenzie di viaggi, primo front office con il cliente, sinora abituato a tariffe di un certo tipo. "Il nuovo modello di pricing, porterà un cambiamento radicale - annuncia Andrea Tavella, direttore commerciale e marketing Italia di Costa - : dagli anni ’50 al 2012 la politica è rimasta sostanzialmente la stessa, adesso adottiamo un modello che semplifica e snellisce il lavoro delle adv nei processi di vendita". A questo si affiancherà poi la maxicampagna che l'operatore si appresta ad avviare su diversi media italiani ed europei: "Abbiamo deciso di farlo per noi, per il cliente finale e per la distribuzione - sottolinea Tavella -, perché campagne di questo genere solitamente hanno un grande ritorno in agenzia".

Maggiore comunicazione
Si concentra sulla comunicazione anche Msc: "Dobbiamo svolgere un buon lavoro su questo fronte - spiega Massa -, rivolgendoci al trade e contemporaneamente al cliente finale, per comunicare il rialzo delle tariffe e far riacquistare valore al prodotto crociera". L'operazione Msc Exclusive si inserisce dunque in questo contesto: "Vogliamo creare un flusso di comunicazione e collaborazione ancora più diretta con le agenzie".

Su due fronti, invece, si giocherà il 2013 di Rccl: "Anzitutto aumentiamo i prodotti commissionabili per le adv, aggiungendo le mance e le escursioni - spiega Rotondo -. A questo affianchiamo poi l'operazione 'price protection', che prevede un incentivo di 100 euro da consumare a bordo per il cliente e una compensazione in caso si trovi il nostro stesso prodotto a un prezzo inferiore di quello versato".

E per dare maggiore concretezza, Rccl sceglie di bilanciare anche l’offerta immessa sul mercato: "Nel 2013 ridurremo la nostra capacità nel Mediterraneo del 15-20 per cento, senza toccare però l'Italia - conclude Rotondo -: sposteremo alcune navi su altre aree come Cina e Caraibi, rialzando nuovamente l'offerta solo nel 2014".

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