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Crociere, torna la fiducia della finanza

Lo stato di salute del comparto viene confermato anche dal mondo della finanza.

Le crociere, archiviata la momentanea paralisi a seguito dell’incidente di Concordia e superata un’estate con vendite positive ma a scarsa marginalità, riguadagnano i consensi dei mercati finanziari.

Due esempi su tutti di grandi compagnie internazionali: Royal Caribbean e Carnival. Nell’arco degli ultimi dodici mesi, il titolo di Royal Caribbean è salito del 20 per cento mentre, se si considera il minimo storico del 2009, l’impennata raggiunge il 300 per cento.

Andamento positivo anche per le obbligazioni, sia emesse in dollari ma anche in euro, con rendimenti pari al 5 per cento per le scadenze medie e del 7 per cento per le obbligazioni da 300 milioni. Caso differente è quello di Carnival, gruppo che controlla Costa Crociere.

Il bond a tasso fisso del 4.25 per cento da 750 milioni della compagnia rende qualcosa in meno del 2 per cento ma, il grande merito della società è stato quello di mantenere comunque inalterato il rating nonostante il disastro di Costa Concordia.

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