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Tutte le tappe del tour operator sulla Penisola

Una branca italiana sempre più svizzera. Fino a rischiare la cancellazione. L'ipotesi di un abbandono della Penisola da parte di Kuoni arriva a conclusione di un periodo di profondi cambiamenti nei rapporti tra l'Italia e la casa madre svizzera.

L'ingresso di Kuoni nella Penisola, parecchi anni fa, era avvenuto quasi in punta di piedi. Un alleanza con lo storico marchio Gastaldi, ed ecco il colosso elvetico mettere il primo piede in terra italica.

Ma, nel corso degli ultimi tempi, l'headquarter svizzero ha tirato le redini: la riorganizzazione di un tour operator attivo in tutta Europa ha richiesto un maggiore controllo da parte della centrale di Zurigo.

Kuoni Italia (archiviato il periodo di comproprietà con Gastaldi) era riuscita anche a mettere le mani su Best Tour, una delle parti sane del defunto Gruppo Ventaglio. Un piccolo tesoro lasciato sul mercato dalle vicende finanziarie della controllante, ma ancora capace di richiamare l'attenzione delle agenzie e del mercato.

Poi, la versione tricolore di Kuoni era passata sotto il controllo diretto di Zurigo, con Thomas Goosmann a tirare le redini dagli uffici svizzeri. E l'uscita di scena di Daniel Ponzo, principale sostenitore dell'acquisizione del 100 per cento di Best Tours.

Ma la crisi colpisce duro in tutta Europa e anche in Svizzera probabilmente pensano che una struttura più snella potrebbe facilitare il business. Del resto l'ipotesi non è proprio un fulmine a ciel sereno: la possibilità di un'abbandono era emersa già circa un anno fa e le voci si erano fatte così insistenti da richiedere l'intervento dello stesso Goosmann, arrivato a Milano proprio per chiarire.

La mappa delle possibili uscite di scena, intanto, non si ferma alla sola Italia. Nell'elenco figurano anche Spagna, Belgio, Olanda e Russia, giudicati 'di non rilevanza strategica'. In termini aziendali, l'espressione ha un significato preciso.

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