Ultimo aggiornamento alle 09:04
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Network:
il paradosso
delle crociere

di Francesco Zucco

Le crociere insidiano il primato dei villaggi grazie anche alla vicenda Concordia.

Sempra un paradosso ma, considerato l'andamento delle vendite negli ultimi mesi, il tanto annunciato sorpasso dei 'villaggi galleggianti' sui club, secondo i network, potrebbe essere dovuto proprio alle dinamiche che si sono scatenate in seguito al naufragio all'Isola del Giglio.

"Quest'anno c'è stata una sovrapposizione tra il periodo di vendita delle crociere e quello dei classici pacchetti con villaggio – spiega Gian Paolo Vairo, amministratore delegato di Welcome Travel -. Inoltre c'è stata una forte concorrenza con un prodotto crociere molto scontato". Risultato: abbandonati i timori dei giorni immediatamente successivi ai fatti del Giglio, gli italiani si sono lasciati conquistare dal pricing accattivante dei viaggi via nave, accantonando almeno in parte i villaggi.

Ma, forse, non è tutt'oro quello che luccica. Se il peso dei faldoni delle pratiche fa pendere la bilancia verso le crociere, per il bilancio finale la questione è ancora tutta da valutare. "A vendere a poco si fa presto – taglia corto il presidente di Uvet e di Itn Luca Patanè -. Le crociere hanno tagliato i prezzi del 30/40 per cento, così la gente è andata. Poi, per quanto riguarda il fatturato, bisogna ancora vedere".

La stessa considerazione, ovviamente, può anche essere vista in un'altra chiave: "Le compagnie di crociera hanno indovinato i prezzi e la comunicazione – promuove Rinaldo Bertoletti, a.d. di One! Travel Network -. E le agenzie non si sono fatte dire due volte di venderle. Putroppo, a parità di passeggeri, i fatturati sono inferiori. Per guadagnare la stessa cifra, quest'anno, bisogna vendere il 40 per cento in più".

Su un dato, comunque, tutti i principali network sono d'accordo: i giganti del mare hanno strappato dalle spiagge dei resort un buon numero di turisti, "almeno a livello di passeggeri", come precisa il vicepresidente di Marsupio Massimo Caravita. "Sicuramente per i prezzi – precisa Giorgio Lotti, direttore commerciale di Open Travel Network -, ma anche per i servizi e perché la crociera dà l'impressione di poter avvicinarsi a qualcosa che fino a poco tempo fa era decisamente esclusivo. Il villaggio, invece, ha perso questo fascino".

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