"Sappiamo dove stiamo andando, non siamo spaventati e rispetteremo il business plan".
Thomas Goosmann (nella foto), amministratore delegato di Kuoni Italia, arriva direttamente da Zurigo per ribadire la posizione dell'azienda sulla branca tricolore, dopo quanto riportato da TTG Italia nelle scorse settimane. Il tutto era nato da un'intervista del ceo del Gruppo svizzero, Peter Rothwell rilasciata al Times, dove non faceva mistero dell'eventualità di terminare gli investimenti nei mercati Sudeuropei, in particolar modo Italia e Spagna.
Una dichiarazione che per Goosmann, "rientrava in un discorso molto più ampio, che contemplava un ripensamento generale del modello del tour operating". Quel che è vero , come conferma il manager è che l'intera industria turistica intermediata sta affrontando "un momento di grande difficoltà. Ma l'Italia non è la sola".
Pronti a cambiare
E se le cose non vanno possono essere rimesse in discussione: "Siamo pronti a cambiare, se serve", ribadisce Goosmann che ritiene le parole del ceo di Kuoni, "un invito a fare meglio e a portare avanti il percorso iniziato". Un percorso che passa in primo luogo dal recupero della marginalità, con una conseguente rivisitazione del prodotto e l'ausilio di sistemi tecnologici sempre più efficaci.
"Ritengo che le scelte che abbiamo intrapreso sul mercato italiano ci stiano portando sulla via giusta - puntualizza l'a.d. -. Ho avuto modo di incontrare il team di lavoro della sede romana e proprio nella capitale apriamo uno shop per dare visibilità al marchio su strada", segnale da non interpretare come una lusinga al consumatore finale.
"Il nostro approccio rimane b2b - chiarisce Goosmann -, intendiamo solo guadagnare market share, anche qualche punto andrà bene quest'anno proseguire con il nostro lavoro: siamo sempre pronti a combattere".
