Un mercato spaccato in due. Questa la reazione del mondo del turismo alla notizia della messa in vendita, da parte della procedura fallimentare, dei brand del Gruppo Ventaglio.
Il giornale in distribuzione lunedì si apre con un servizio sulle reazioni di produzione e distribuzione, tra chi è possibilista e chi, invece, è del tutto scettico. "Non si avverte la necessità di un ritorno dei brand" dice senza mezzi termini Giorgio Lotti, direttore commerciale di Open Travel Network. "Non vedo perché no" si domanda Luca Patanè, presidente Uvet e Itn.
Sono invece tutti positivi i giudizi che arrivano dai buyer esteri sul prodotto Italia, nonostante i prezzi. Per gli operatori internazionali, infatti, il livello dell'offerta è un criterio di scelta fondamentale: ed è proprio su questo terreno che il Belpaese si guadagna la promozione.
Sul fronte del trasporto aereo, il TTG in distribuzione lunedì si focalizza su Alitalia, che chiude il primo trimestre del 2012 in rosso, con perdite pari a 109 milioni di euro e un passivo che sale da 684 a 776 milioni. I ricavi, tuttavia, fanno registrare una crescita del 13 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2011.
Infine un annuncio della Fiavet, che mira ad alleggerire la burocrazia in agenzia: per la vendita di escursioni non ci sarà obbligo di emettere fattura. Novità anche per le operazioni black-list: la soglia per le comunicazioni all'Agenzia delle Entrate è fissata a 500 euro.
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