Ultimo aggiornamento alle 14:32
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Bilancio 2011 dell'Isnart: "Il turismo ha saputo resistere"

“Il turismo ha resistito all’impatto negativo dello tsunami economico che ha colpito i mercati nazionali e internazionali”.

È con queste parole che Maurizio Maddaloni, presidente Isnart, sintetizza il quadro che emerge dal rapporto Impresa Turismo 2012, realizzato in collaborazione con Unioncamere e giunto alla sua settima edizione.

Il settore, quindi, regge gli urti e restituisce un saldo 2011 di piena stabilità, con una contrazione minima dello 0,2 per cento sulle camere vendute e una media del tasso di occupazione pari al 43,8 per cento. Un pareggio accolto come un segnale incoraggiante.

Guardando all’andamento dell’occupazione nei vari comparti del segmento ricettivo, si riscontra un lieve incremento a favore delle imprese alberghiere, sia in termini di saldo rispetto al 2010 (+1,5 per cento), sia rispetto all’extralberghiero, che chiude con una flessione del -2,3 per cento.

Le motivazioni alla base della scelta della destinazione Italia sono legate principalmente alle bellezze naturali presenti, alla possibilità di rilassarsi e al desiderio di scoprire località mai viste.

E se il turismo nostrano resiste, lo si deve soprattutto all’aumento dei consumi dei visitatori stranieri (+9,9 per cento), che va a controbilanciare il crollo delle spese degli italiani, a -14,4 per cento. Sono olandesi, francesi e statunitensi ad aver incrementato la spesa, mentre tedeschi e inglesi tirano la cinghia. “Si può dire che il turismo straniero abbia salvato il settore - commenta Maddaloni -, ma abbiamo bisogno di intercettare nuovi flussi e rinnovare l’offerta”.

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