Ultimo aggiornamento alle 19:30
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La Fipe chiede sostegno per gli stagionali del turismo

Un sistema di ammortizzatori sociali per sostenere i lavoratori stagionali del settore turistico. È questa la richiesta di Fipe, la federazione dei pubblici esercizi, che interviene sul dibattito in tema di flessibilità del lavoro.

Un elemento fondamentale, sottolinea l'associazione, per quanto riguarda le imprese impegnate nel turismo. "Non esiste una flessibilità buona e una cattiva. Esiste invece una flessibilità utile e una strumentalizzata ­ afferma il presidente Fipe Lino Stoppani -. Le imprese di ristorazione disciplinate dal contratto del turismo, per le caratteristiche indiscutibili di stagionalità e flussi di lavoro, non possono prescindere dalla flessibilità che andrebbe rafforzata dagli ammortizzatori sociali in discussione oggi al tavolo della riforma sul lavoro".

Un tema che, secondo Stoppani, influenza tutte le strategie sul settore turistico. “Se si trovasse una buona soluzione sul tema degli ammortizzatori ­ prosegue il presidente - l'Italia avvierebbe una seria politica del lavoro e dimostrerebbe di avere un'efficiente strategia nei confronti del turismo, un settore fondamentale per il rilancio dell'economia". Il presidente mette inoltre l'accento sulla questione del 'lavoro nero'.

"Le figure contrattuali legate alla flessibilità ­ afferma - sono talmente basilari nel settore del turismo che sono state affrontate, risolte e sperimentate dalle parti sociali già da molti anni". Per Stoppani, intervenire sugli stagionali significherebbe "far saltare gli equilibri fra dipendenti e imprese, invece che consolidarli, con il rischio di facilitare il ricorso al lavoro irregolare".

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