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Veratour: "Non dobbiamo svendere il prodotto"

di Francesco Zucco

La calcolatrice non mente e Carlo Pompili (nella foto) è abituato a misurarsi con la dura realtà dei numeri. Un confronto dal quale il presidente Veratour è sempre uscito vincitore: il numero in basso a destra ha garantito ogni anno una buona marginalità al tour operator.

E Pompili, che si muove con agilità tra le cifre, non ha nessuna difficoltà ad analizzare i trend della sua azienda. "Per la prima volta prevedo un calo della marginalità - afferma -, soprattutto se saremo costretti a rivedere il pricing". Per Pompili, il 2012 non sarà un anno semplice. Ma Veratour ha dimostrato di saper mantenere la barra dritta anche nei momenti in cui il mercato navigava a vista. "La nostra filosofia premia i margini", sottolinea. Come si riscontra dai risultati del tour operator, che continua a dimostrare di essere in grado di chiudere in nero.

Un piano per reagire
Anche le difficoltà degli ultimi mesi (in particolare quelle legate a destinazioni di primo piano per i villaggisti) non hanno colto impreparata la famiglia Pompili, che ha immediatamente risposto ampliando le tipologie di prodotto e le destinazioni. Tra le new entry, la Thailandia. "Phuket, nonostante la crisi, è una delle mete che va per la maggiore - spiega il presidente - e vogliamo consolidarla". Anche sull'onda dell'entusiamo, Pompili non dimentica la cautela e, alla domanda su eventuali ampliamenti di prodotto in Thailandia, taglia corto: "Non vogliamo che sia un fuoco di paglia. Un solo anno di programmazione è troppo poco, può ingannare".

Prima di schiacciare sull'acceleratore, dunque, Carlo Pompili vuole essere sicuro che Phuket sia in grado di mantenere le promesse anche nelle prossime stagioni.

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