Ultimo aggiornamento alle 10:29
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Foschi, Costa: "Calo delle vendite inevitabile"

A un mese esatto dal naufragio di fronte alla costa dell'isola del Giglio della Concordia, per Costa Crociere è tempo di un primo bilancio.

E le cifre del business non sembrano essere particolarmente incoraggianti, come rileva lo stesso presidente e amministratore delegato Pier Luigi Foschi: "Siamo sotto di un 35% rispetto allo scorso anno". Foschi, nell'intervista rilasciata al quotidiano La Stampa (leggi l'articolo integrale) fa il punto della situazione e per la prima volta mette in evidenza come il trend delle vendite, già influenzato dalla crisi generale, stia risentendo in maniera evidente del naufragio.

L'a.d. ribadisce tuttavia la solidità dell'azienda, che rispetterà tutti gli impegni in termini di risarcimenti, anche se sarà necessario attendere la fine del mese per avere un quadro economico preciso.

Se dunque Foschi non ha dubbi sul fatto che la società non rischi il fallimento, sul danno subito dal brand invece è categorico: "Il marchio è stato massacrato". Sull'eventuale annullamento del marchio però ribadisce: "È l'ultima cosa che vorrei".

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