Ultimo aggiornamento alle 17:25
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Gli operatori: "In Tunisia il turismo non si ferma"

di Lino vuotto

Dai tour operator italiani arriva un messaggio di rassicurazione sulla Tunisia. I disordini e le proteste che stanno contrassegnando alcune aree del Paese non hanno avuto, per ora, conseguenze sul turismo. Complice anche la bassa stagione della meta e la lontananza dalle destinazioni più battute, non si registrano infatti variazioni nella normale programmazione.

Poche richieste di informazioni
"Non si prevedono cambi di programma" evidenzia in una nota Veratour, mentre Hotelplan, che prosegue il monitoraggio con i corrispondenti in loco, sottolinea: "Ad oggi abbiamo ricevuto qualche telefonata di informazioni - dice il product manager Alessandro Furlotti -, ma non registriamo richieste particolari di spostamento, variazioni, cancellazioni o altro". In casa Alpitour, che sulla mete nel periodo invernale movimenta circa 10mila passeggeri, il 10% del totale annuo, si sottolinea che "la nostra offerta sul Paese non tocca nessuna delle località coinvolte dai fatti di cronaca e, anche a livello di prenotazioni, la situazione si sta mantenendo tranquilla e procede regolarmente anche in vista della Pasqua".

Impegni confermati
"Restano confermati tutti gli impegni sulla destinazione", viene ribadito da Sprintours che sottolinea come i flussi delle prenotazioni siano in linea con la stagione e che al t.o. sono pervenute soolamente richieste di informaizoni. Anche per I Viaggi dell'Elefante tutto procede secondo lo schedule: "I fatti non hanno minimamente influito sulle richieste di prenotazioni - dice Margherita Capponi, product manager Nord Africa - o prenotazioni già finalizzate. La programmazione, ad oggi, è perciò confermata".

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