Ultimo aggiornamento alle 13:27
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Non solo bilanci: il ‘valore sociale’ nel domani dei t.o.

di Isabella Cattoni

Non solo bilanci, ricavi e numeri. La sfida dei tour operator post pandemia passa anche dal ‘valore sociale’ delle aziende. In cattedra alcuni degli esponenti del tour operating italiano, impegnati a confrontarsi su una tematica nuova ma sempre più stringente.

“Lo scopo della nostra attività in senso lato – conferma il presidente di Quality Group, Michele Serra – è quello di soddisfare un bisogno del mercato declinato in tutti i suoi aspetti, da quello manifestato dalle agenzie di viaggi, a quello dei clienti, delle comunità locali che avviciniamo ma anche di tutti i soci del consorzio. Per questo diventa importante instaurare un dialogo che incontri e soddisfi le diverse esigenze e consenta alle aziende di costruire realtà durevoli nel tempo”.

Il nuovo corso da imprimere alle attività aziendali è evidente anche in casa di Alpitour World. “La nuova immagine corporate del Gruppo ci consente di affrontare anche l’aspetto ‘sociale’ in modo strutturato – spiega il chief corporate & tour operating marketing, Tommaso Bertini -. Abbiamo intrapreso un percorso importante, che ha nel sostegno ai territori nei quali operiamo, nella ricerca del benessere interno all’azienda e nello studio di progetti a favore dei Paesi toccati dalle nostre attività i tre pilastri fondanti”.

Un altro aspetto fondamentale per dar valore alle attività aziendali è legato alla formazione, come ricorda il direttore commerciale di Veratour, Massimo Broccoli. “La nostra azienda dà grande importanza alla crescita dei giovani per formare professionalità che garantiscano un futuro di sviluppo. Stiamo lavorando anche su progetti a sostegno della scolarizzazione in contesti particolarmente difficili, come a Zanzibar o in Kenya. A livello generale tuttavia, le aziende italiane attive nel turismo mi sembra si stiano muovendo sotto questo aspetto in modo un po’ disordinato, mentre sarebbe necessario procedere con attività più strutturate”.

Insiste poi sulla valorizzazione delle persone e sull’importanza da attribuire alle risorse interne Paola Schiavone, direttore marketing di Idee per Viaggiare.
Torna infine sull’impatto del tour operating sulle destinazioni toccate e sul territorio in cui si agisce anche Sara Prontera, direttore marketing del Gruppo Nicolaus, che rinnova la centralità della sostenibilità. “Sostenibilità – spiega Prontera – è anche un modello di business, che va a ricomprendere tutti gli aspetti di un’attività ispirata alla trasparenza e alla crescita ponderata”.

Per tutti comunque è necessario “restituire valore alle destinazioni programmate” e lavorare nell’ottica “della condivisione di scelte e risultati”, come ricorda Michele Serra.
Nella foto da sinistra Michele Serra, Paola Schiavone, Sara Prontera, Tommaso Bertini, Massimo Broccoli.

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