Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Il futuro del Mare Italia
fra incognite e punti forti

Come si prospetta quest’anno la corsa al Mare Italia? L’andamento delle prenotazioni sarà simile a quello del 2023 o la stagione estiva riserverà nuove sorprese?  
"Dobbiamo mettere in conto una nuova impennata dei viaggi in Italia” aveva avvertito nei giorni scorsi il presidente di Fto, Franco Gattinoni, durante la convention della federazione.
Sicuramente l’instabile situazione geopolitica internazionale potrebbe portare molti a rimanere entro i patrii lidi. Per contro, non è dato sapere quali saranno gli effetti della recessione patita da alcuni mercati chiave come quello tedesco.

Ritorno all’advance booking
Sta di fatto che le prime avvisaglie indicano un buon ritorno all’advance booking su un prodotto percepito come ‘sicuro’. “Advance booking molto forte e incremento della percentuale di repeater rispetto allo scorso anno ci fanno ben sperare per il 2024, anche in relazione alla strategia che prevede quest’anno un aumento del numero di strutture a nostro marchio” conferma il direttore prodotto e sviluppo di Fruit Viaggi, Giuseppe Falco.
Opinione condivisa da Corinne Clementi, amministratore delegato de I Grandi Viaggi: “Il booking estivo sul mare Italia è decollato ben prima di Natale. Abbiamo mantenuto invariati i prezzi del 2023 e questa strategia, unita alla costante attenzione alla qualità, ci sta ripagando. Un dato che emerge è anche il ritorno delle aziende a investire nei viaggi incentive, un segmento che ci consente comunque di allungare la stagione e di contribuire a registrare un’occupazione media soddisfacente, al momento già al 50% sulla stagione 2024”.  

La leva prezzo
“Parlando di mare Italia – interviene il direttore commerciale di Futura Vacanze, Belinda Coccia -, la campagna Club Days è andata molto bene, triplicando il risultato ottenuto dalla campagna di advance messa in atto lo scorso anno a pari periodo. L’iniziativa di quest’anno prevedeva l’applicazione delle quote dei listini e delle promozioni dell’estate scorsa con un extra sconto in base al mese di partenza, più agevolazioni per i clienti repeater possessori di Futura Card”.

Nodo voli
Che la leva prezzo rappresenti sempre un fattore chiave è opinione generale dei tour operator, e proprio per questo appare nevralgico il discorso collegamenti aerei. “Ota Viaggi è stato tra i primi tour operator a contrattualizzare i rapporti con Ita Airways, Aeroitalia e Volotea, mettendo a disposizione delle agenzie di viaggi pacchetti comprensivi di volo – aggiunge il direttore commerciale di Ota Viaggi, Massimo Diana -. La situazione in generale sarà molto simile a quella degli scorsi anni: nel sistema Italia vi è ancora troppa influenza delle compagnie low cost, ormai detentrici in esclusiva di alcune tratte nazionali. Questo quadro non consente un lavoro fluido di quanti, come Ota Viaggi, credono nel valore della distribuzione organizzata”. I.C.

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